Fare mostre: Italia, 1920-2020: colpi di scena e messinscena

Authors

Martino Doimo; Marko Pogacnik; Marco De Michelis; Antonella Huber; Sandro Marpillero; Saul Marcadent; Orietta Lanzarini; Fabrizio Gay; Alberto Bassi; Fiorella Bulegato; Leonardo Ciacci; Serena Maffioletti; Michela Passini; Alessandro Brodini; Cecilia Rostagni; Tommaso Tagliabue; Virginia De Jorge Huertas; Matteo Iannello; Roberta Albiero

Synopsis

Il volume offre una sintetica ricognizione su quello che, adottando una espressione di Germano Celant, si potrebbe definire il “linguaggio dell’esposizione”, un ambito disciplinare occupato da un complesso di attività che sono insieme critiche, speculative e artistiche. Sempre più nel corso del Novecento l’esposizione si è proposta come il luogo nel quale fondere e con-fondere tra loro, le diverse discipline e pratiche visive coinvolte nel progetto di allestimento. L’allestimento, quindi, sempre più si è liberato dal puro statuto di arte dell’exhibiting, dell’esposizione di oggetti, opere o prodotti riposti su scaffali, sistemati dentro preziose vetrine o appesi alle pareti, per diventare un racconto proposto per coinvolgere, sedurre e far riflettere lo spettatore. L’attività espositiva ha nel tempo acquisito una propria autonomia di linguaggio assegnando la responsabilità del progetto allestitivo ad una nuova figura, quella del curatore. Di questa storia il nostro volume indaga un arco temporale di un secolo, dagli inizi individuati nella ricerca di una via italiana alla modernità negli anni tra le due guerre fino alle contemporanee ricerche che si misurano con un mercato globale dominato da grandi soggetti istituzionali e fondazioni private.

Chapters

  • Prefazione
    Marko Pogacnik
  • La Biennale Architettura di Venezia
    Metamorfosi di un format espositivo
    Marco De Michelis
  • Branding Fondazione Prada
    Una collezione di strategie
    Antonella Huber
  • Architectural Exhibition as Environmental Apparatus
    Sandro Marpillero
  • Stare sul confine
    Una mostra come azione di ricerca
    Saul Marcadent
  • “Lo strappo da un mondo morto a un mondo vivo”
    Architettura e mostre tra gli anni Venti e Quaranta
    Orietta Lanzarini
  • “Mnemosyne” di un regime: gli spazi della Mostra della Rivoluzione Fascista al Palazzo delle Esposizioni, 1932-1934
    Fabrizio Gay
  • Giuseppe Pagano, curatore, exhibit designer e “La mostra itinerante del libro italiano”, 1938-1939
    Alberto Bassi
  • Erberto Carboni, una modernità inquieta
    Fiorella Bulegato
  • L’introduzione del cinema nelle esposizioni di architettura e urbanistica dagli anni Trenta agli anni Cinquanta
    Leonardo Ciacci
  • BBPR. Lo spazio come esposizione
    Serena Maffioletti
  • Carlo Ludovico Ragghianti. Pensare le mostre
    Michela Passini
  • Le mostre di Bruno Zevi
    Alessandro Brodini
  • Gio Ponti e l’Esposizione Internazionale del Lavoro a Italia ‘61
    Cecilia Rostagni
  • Scontro di situazioni
    Bruno Zevi e il padiglione italiano a Montreal ‘67
    Tommaso Tagliabue
  • La cristallizzazione del “Grande Numero”
    La XIV Triennale di Milano del 1968
    Virginia De Jorge Huertas
  • Carlo Scarpa e Roberto Calandra. Architettura e museografia nel progetto per il Nuovo Museo Nazionale di Messina
    Matteo Iannello
  • Effimero e perenne
    Su alcuni allestimenti romani di Costantino Dardi
    Roberta Albiero
  • Mostre e concorsi
    La V Biennale Architettura di Francesco Dal Co, 1988-1991
    Martino Doimo

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Published

May 25, 2022